Successo personale per Raffaele Ragone che ha presentato venerdi 3 gennaio il suo libro di poesie “La ruggine degli aghi” alla Chiesa di Santa Maria della Pietà a Sorrento, nell’ambito degli incontri promossi per la riqualificazione della antica Chiesa sorrentina quale polo di attività culturale e artistica, annessi alla mostra dell’artista Marcello Aversa, che vi espone dal 9 dicembre al 19 gennaio la sue spettacolari sculture in creta del progetto “Un lungo viaggio ”, “dalla creazione della Terra all’uomo che crea con la terra ”. Il dottor Carlo Alfaro coadiuvato dalla prof. Carmen Matarazzo ha condotto l’attento pubblico nei meandri di rara bellezza delle liriche di Raffaele Ragone. Stabiese, classe 1950, l’autore ha vissuto intensamente: appassionato di sport, letteratura e fotografia, ricercatore e docente di Chimica con numerose pubblicazioni internazionali all’attivo, ma soprattutto uomo innamorato della vita, presenta il suo libro come un “diario di bordo” poetico. Citando Picasso: “Ho dovuto arrivare ad ottant’anni per imparare a disegnare come un bambino”, Ragone dice che un poeta aspira, magari senza saperlo, a scrivere come un bambino, come il “fanciullino” di Pascoli. Una poesia non facile da leggere, la sua, perché dietro ogni segno d’interpunzione, dietro ogni parola, dietro ogni frase, c’è un coacervo di riflessioni e di ripensamenti, ma di un’intensità che “arriva”. E “prende”.
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