Se vi capitasse, da ieri e fino al 9 giugno, di passeggiare per Vico Equense, non potreste non accorgervi che in città c’è un evento speciale: è il Social World Film Festival, giunto alla sua quarta edizione.
Grandi pannelli con le immagini degli attori invitati campeggiano ad ogni angolo, così come manifesti, grandi e piccoli su tutte le strade. Senza dimenticare il palco allestito in Piazza Kennedy per le proiezioni serali e i cartelli che indicano le direzioni per i luoghi del festival, tra gli altri la S.S. Trinità e Paradiso, l’Hotel Aequa e l’Hotel Sporting. Ad ogni luogo è stato assegnato un nome preso in prestito dalla storia del cinema italiano, ed ecco che spunta l’Arena Loren, la Sala Bertolucci, Largo Mastroianni e la Terrazza Cucinotta, in nome della madrina del festival lo scorso anno.
Gli ospiti, peraltro, non hanno bisogno di alcuna presentazione: ieri è stata la volta di Luca Miniero, stasera Gabriel Garko, fresco dal festival di Cannes dove pochi giorni fa aveva presentato il film di Asia Argento “Incompresa”, e nei prossimi giorni si avvicenderanno Isabella Ragonese, anche madrina del festival, Giancarlo Giannini e Anna Falchi. Ognuno di loro lascerà un calco in bronzo del proprio autografo che andrà a costituire il “Wall of Fame”, il muro dei famosi, un’iniziativa che si ispira al “Walk of Fame” di Hollywood e che non ha precedenti in Italia.
Ma non è finita qui: la programmazione del festival è ricca di proiezioni imperdibili e di altissimo livello. Oltre a numerosi cortometraggi da tutto il mondo, molti in anteprima italiana o mondiale, la selezione ufficiale presenterà molti film già premiati a livello internazionale, ma che difficilmente avremmo potuto vedere distribuiti nelle sale del territorio. Per citarne almeno due, “L’intervallo”, presentato a Venezia nella sezione Orizzonti e che ha guadagnato al suo regista, Leonardo di Costanzo, il David di Donatello come migliore regista esordiente, e “Il sud è niente” di Fabio Mollo, proiettato per la prima volta al Toronto Film Festival.
Insomma, in un colpo solo il Social World Film Festival riesce a valorizzare il cinema di qualità e al contempo ad inserirlo all’interno di una vetrina popolare, aggiungendo all’organizzazione un respiro internazionale. Cultura ed entertainment che vanno a braccetto: tutti gli elementi per un sicuro successo. Accorrette numerosi!
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