VICO EQUENSE – Alla quarta giornata del Festival che come da tradizione adorna la città equense di aria di cinema, intervengono in Sala Stampa il gruppo dei Casa Surace, giovani artisti che hanno per puro caso dato vita al filone di sketch comici nati su YouTube, mettendo in risalto alcuni temi sociali come la differenza tra Nord e Sud oppure gli attuali contrasti sul cibo vegano, Un gruppo nato proprio in una casa di studenti che aveva la targa affissa del vecchio proprietario “Surace” e che hanno tentato di cancellare una volta nuovi affittuari ma senza successo, da qui il nome e l’idea di utlizzarla per il gruppo di Youtubers.
Irrompe al Festival l’attore e regista Michele Placido che con la sua semplicità e grande disponibilità ha parlato della sua carriera, dei suoi tanti personaggi cinematografici e televisivi che ha interpretato e dei suoi lavori come regista che ugualmente hanno ottenuto successi e largo consenso tra il pubblico e la critica, consacrandolo come una colonna portante del nostro olimpo dello spettacolo.
Placido si apre a riflessioni e sul percorso formativo della vita di un attore, definisce l’attore completo solo quando inzia con il teatro perchè esso è il vero nutrimento di base, ricorda i suoi primi passi con il teatro di Eduardo De Filippo e considera i napoletani per la loro spontaneità, calore e generosità, il vero humus da cui trarre le fondamenta per una formazione completa e di cui lui ha avuto la fortuna di usufruirne.
Uno dei suoi personaggi di maggior successo è stato il commissario Cattani della fortunata serie televisiva “La Piovra”, che potrebbe considerarsi il personaggio che ha dato il via a tutte le fiction di vari “commissari” e “marescialli” che tanto successo hanno portato alle fiction tv. Volendo fare un confronto, Placido afferma che ai suoi tempi vi era un diverso approccio, c’era il coraggio di affrontare temi di denuncia sociale e quindi una presa di coscienza diretta, mentre oggi (vedi “Il commissario Montalbano”), hanno un rapporto più legato al successo letterario che è altrettanto formidabile, Camilleri è un maestro per la bravura nel saper descrivere e raccontare i suoi aneddoti creando un personaggio ormai diventato una garanzia per la tv italiana.
Disponibile e molto soddisfatto per lo svolgimento della Masterclass svolta lo stesso pomeriggio, dove ha affermato di aver trovato giovani davvero interessati e molto professionali per le domande che gli hanno rivolto, ha parlato anche dei suoi progetti futuri; è in cantiere proprio in questi giorni un film da lui diretto su “Caravaggio”, figura emblematica di un periodo artistico che ha fatto epoca, i suoi dipinti, la sua tecnica, il suo coraggio, il suo spirito innovativo e rivoluzionario, il suo carattere forte e tavolta scontroso, sono in temi portanti del film, ma egli punta a rappresentare in modo diverso il personaggio, sfruttando appunto i tratti caratteristici legati alla personalità e non alle classiche scene dove si può vedere l’artista intento al lavoro davanti ad una tela, ricordiamo che in passato altri film sono stati realizzati sullo stesso tema, memorabile è stata l’interpetazione di Alessio Boni diretto da Angelo Longoni andato in onda nel 2007 e che è il team del progetto è alla ricerca di un attore che rientri alla prefezione in ciò che egli ha in mente.
In conclusione, sulla richiesta di quali condizioni di salute gode il nostro attuale cinema, afferma che vi sono giovani leve con tante idee e professionalità che seppur vivono una attuale fase di lieve stallo legato a settori come la produzione e la distribuzione, possono comunque dare tanto al nostro cinema del futuro.
La giornata come di consueto si è conclusa nell’ampia Arena Loren dove il pubblico presente ha potuto assistere alla proiezione di uno degli ultimi lavori diretti da Placido, “7 minuti”, con la fantastica recitazione di Ambra Angiolini, la figllia Violante Placido e la rivelazione Fiorella Mannoia, un film incentrato sulla ribellione di alcune operaie di una fabbrica tessile. Emozionante momento quando Michele Placido percorre il red carpet accolto tra il pubblico festante.