“Stringimi prima che arrivi la notte” è il titolo del romanzo del ventitreenne Claudio Volpe, da Roma, presentato da Carlo Alfaro e Domenico Casa, con reading a cura di Grazia Russo, presso la Libreria Tasso di Sorrento, il 2 febbraio. “Un romanzo intenso- spiega Domenico Casa- incentrato su dolore e la sofferenza, ma non senza anelito di speranza. Un romanzo corale che scava nel dolore, approfondisce le esistenze dei vinti, degli sconfitti, degli esclusi, ma offre un punto di vista diverso, una strada per riemergere”. La capacità stilistica di Claudio Volpe è indubbia, come lo è la sua spiccata empatia, e l’impegno espresso nel raccontare un’umanità umiliata dalla vita. Il romanzo cerca di scandagliare a fondo delle problematiche molto complesse che spaziano dalla sterilità al tradimento, fino all’anoressia. Le vicende offrono molti spunti di riflessione, l’autore sa raccontare bene il dolore che spezza le esistenze, un dolore universale e senza appello. Ma quanto più è profondo il dolore, tanto più forte è la speranza di una rinascita interiore, perché attraverso il percorso di sofferenza dei personaggi, il libro insegna la tolleranza, anzi, l’amore per la complessità di tutto ciò che è vita, realtà e umanità. Intense le pagine dedicate al dramma dell’anoressia, da cui è affetta la giovane protagonista, Alice. “Tra i fattori incriminati nella diffusione dell’anoressia- commenta il dottor Carlo Alfaro- ha particolare rilievo la proposizione attraverso i media di modelli estetici irrangiungibili e comportamenti alimentari scorretti. Da anni si assiste al bombardamento dei media con modelli che esaltano la magrezza come espressione di successo e di bellezza e questa esasperata enfatizzazione della linea e della forma rischia di indurre, in uno status psicologico particolarmente vulnerabile come quello degli adolescenti, comportamenti alimentari incongrui”. L’autore analizza nel libro anche la nuova minaccia rappresentata dai siti “pro-ana”. In Italia, secondo un’indagine Eurispes, sono 260 i siti web “pro-anoressia” che agganciano le ragazze insicure, insoddisfatte del proprio corpo o che si sentono sole utilizzando un linguaggio ammiccante, rassicurante per propagandare il valore della magrezza. Contro l’anoressia è intervenuta alla presentazione la proprietaria di “Jhonny Pizza e Sfizi”, la famosa pizzeria-rosticceria di Sorrento, che ha sottolineato il valore del cibo inteso come momento conviviale, di amicizia, incontro e gioia, soprattutto per i giovani e i giovanissimi, a dispetto dello spettro dell’anoressia.
La video intervista a cura del dott. Carlo Alfaro
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